Come partner della Rete Sinfonet (una delle prime Reti Innovative Regionali, dedicata al settore delle fonderie venete), Unilab ha partecipato al progetto 4L-Alloys School, iniziativa supportata da EIT-RAW Material e indirizzata allo studio dei materiali di scarto con lo scopo di generare materie prime secondarie, riciclabili e riutilizzabili.
L’utilizzo di fusioni metalliche leggere, in particolare nel settore dei trasporti, offre infatti vantaggi ambientali grazie al risparmio di peso e alla facilità di riciclaggio. Le fonderie europee di metalli leggeri sono tipicamente piccole o medie imprese, e con un forte bisogno di innovazione per essere competitive.
Per questo, 4L-Alloys School, grazie alla formazione con professionisti provenienti da aziende industriali, accademie e da settori di riferimento, ha offerto una panoramica di questo potenziale, fondendo temi importanti sia per gli ingegneri industriali (conoscenza di soluzioni e approcci innovativi) e per i ricercatori (conoscenza delle esigenze industriali a cui l’innovazione deve mirare).
L’obiettivo di 4L-Alloys School era quindi quello di formare i professionisti del futuro per migliorare la sostenibilità della produzione di alta qualità di prodotti Al-based, sfruttando il potenziale di riciclaggio e leghe riciclate. E Unilab, come partner della Rete Sinfonet, ha partecipato alla formazione presso l’Università di Vicenza, con l’Ing. Roberto Guggia.
Fondamentale per il progetto è stato poi il supporto di EIT-RAW Material, organismo dell’Unione europea e il più grande consorzio nel settore delle materie prime a livello mondiale. La sua visione è infatti quella di trasformare le materie prime in una grande forza per l’Europa e consentire una competitività sostenibile del settore europeo dei minerali, dei metalli e dei materiali lungo la catena del valore, stimolando l’innovazione, l’istruzione e l’imprenditorialità.